Diritto del Lavoro

LICENZIAMENTO TARDIVO: RISARCIMENTO O REINTEGRAZIONE?

Pubblicato da Avvocato Fabio Cioffi in data 24/01/2018 • art. 18 Statuto dei Lavoratori, Cassazione 30785/2017, fatto contestato, immediatezza contestazione, indennità, job's act, licenziamento disciplinare, licenziamento tardivo, mensilità, reintegrazione, risarcimento, sanzione, tempestività contestazione, tutela indennitaria

Il licenziamento disciplinare che viene dichiarato illegittimo per tardività della contestazione deve essere sanzionato con il riconoscimento in favore del dipendente di un’indennità risarcitoria di importo compreso tra 12 e 24 mensilità della retribuzione globale di fatto; non spetta, invece, →

Assegnazione temporanea: il diniego deve essere motivato

Pubblicato da Avvocato Fabio Cioffi in data 11/02/2016 • art. 30 Cost., art. 31 Cost., art. 37 Cost., art. 42 bis D.Lgs. 151/2001, art. 42 bis D.Lgv. 151 del 2001, art. 42-bis, Assegnazione temporanea, Costituzione, dipendente pubblico, discrezionalità pubblica amministrazione, dissenso motivato, Fabio Cioffi, genitore, genitorialità, minore tre anni, motivazione generica, obbligo motivazione, obbligo motivazione dissenso, ponderazione interessi, Pubblica Amministrazione, Tribunale Milano, tutela maternità, unità familiare, unità familiare; art. 29 Cost.

Con sentenza n. 376/2016, il Tribunale di Milano, Sezione Lavoro, accogliendo il ricorso proposto da un dipendente pubblico (assistito dall’Avv. Fabio Cioffi), si è recentemente pronunciato in materia di assegnazione temporanea ex art. 42 bis D.Lgv. 151/2001, ritenendo illegittimo il →

I CONTRATTI A TERMINE DOPO IL JOBS ACT

Pubblicato da Avvocato Fabio Cioffi in data 28/09/2015 • 36 mesi, contingentamento, contratto a tempo determinato, contratto acausale, conversione, D. Lgs. 368/01, D. Lgs. 81/2015, datore di lavoro, durata, job's act, limite 20%, limiti, proroghe, sanzioni, trasformazione contratto

Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante la Disciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione della normativa in tema di mansioni in attuazione della L. n. 183 del 2014. →

JOBS ACT: IL NUOVO CONTRATTO DI LAVORO A TUTELE CRESCENTI

Pubblicato da Avvocato Fabio Cioffi in data 23/09/2015 • aliunde perceptum, art. 18 L 300/1970, art. 18 Statuto dei Lavoratori, conciliazione, contratto a tempo indeterminato, contratto a tutele crescenti, contributi, D. Lgv. 23 del 4 Marzo 2015; D. Lgs. 23/2015, fatto materiale, Fornero, indennità, insussistenza del fatto materiale contestato, job act, job's act, licenziamenti collettivi, licenziamento, licenziamento discriminatorio, licenziamento orale, manifesta insussistenza del fatto, mensilità, nullità, procedura di conciliazione, reintegra, reintegrazione, tutele crescenti, vizi procedurali

Una delle novità introdotte dal Governo Renzi con la riforma del mercato del lavoro, meglio conosciuta come Jobs Act, è quella prevista dal Decreto Legislativo n. 23 del 4 Marzo 2015 in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato →

Demansionamento: basta la prova presuntiva

Pubblicato da Avvocato Fabio Cioffi in data 22/09/2015 • art. 2103, Corte di Cassaizone, danno, demansionamento, inadempimento, inattività, lesione, presunzione, professionalità, prova, risarcimento del danno

La Corte di Cassazione è recentemente intervenuta sul tema del demansionamento ed in particolare sulla prova che deve essere fornita in giudizio dal lavoratore per dimostrare il pregiudizio subito. Gli ermellini, con sentenza n. 17832/15 del 9 settembre 2015, hanno →

BUONI PASTO E PREMI DI PRODUZIONE DURANTE LA MATERNITA’

Pubblicato da Avvocato Fabio Cioffi in data 22/01/2015 • allattamento, astensione obbligatoria, bonus, buoni pasto, congedi parentali, D. Lgs. 151/01, indennità, indennità obiettivo istituzionale, maternità, permesso, permesso retribuito, premi produzione, produttività

Con sentenza del 6.12.2011, il Tribunale di Milano, chiamato a pronunciarsi su un ricorso proposto dai lavoratori dipendenti della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Dogane, ha affermato il diritto dei ricorrenti a vedersi riconoscere il computo del periodo di astensione obbligatoria →

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