La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 24882/13 è tornata sul tema dell’autografia del testamento olografo, ribadendo un concetto già pacifico in giurisprudenza, ovvero quello della nullità del testamento nel caso in cui il de cuius sia stato aiutato dalla mano di terzi nella redazione del testamento.

Secondo la giurisprudenza di legittimità, infatti, in presenza di aiuto e di guida della mano del testatore da parte di una terza persona, per la redazione di un testamento olografo, tale intervento del terzo, di per sé esclude il requisito della autografia di tale testamento, indispensabile per la validità del testamento medesimo, a nulla rilevando l’eventuale corrispondenza del contenuto della scheda alla volontà del testatore (Cass. 17.3.1993 n. 3163).

Diversa sorte avrebbe avuto il testamento nel caso in cui la mano aiutante del terzo avesse interessato solo la data dell’atto e non l’intero suo contenuto e/o la sottoscrizione del testatore, poiché in tale ipotesi (quella dell’aiuto volto solo a rendere più chiara la data) si sarebbe trattato di un caso di annullabilità ex art. 606 c.c., ma non di nullità.

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